BIANCAVILLA, VOTATA L’ADDIZIONALE IRPEF

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È stato un Consiglio Comunale particolarmente movimentato quello di ieri sera a Biancavilla, i lavori consiliari sono durati tre ore circa. Diciamo subito che il punto più importante all’ordine del giorno, cioè l’istituzione dell’addizionale comunale Irpef, è stato dibattuto e poi regolarmente votato con 10 voti favorevoli, 8 contrari e 2 assenti, in aula, infatti,  mancavano al momento del voto i consiglieri La Delfa e Salva’, quest’ultimo presente  nel dibattito ma poi andato via prima della votazione. L’addizionale Irpef è passata in consiglio, per il comune biancavillese è una manovra di circa 600 mila euro annui, “una manovra indispensabile e necessaria” come ha più volte detto il sindaco Glorioso  che permetterà all’amministrazione di non tagliare i servizi ai cittadini, cittadini che, però, a loro volta  dovranno fare ancor di più i conti con i loro portafogli. Una decisione, questa, che ha scatenato parecchie polemiche ieri sera tra i due schieramenti politici, con la minoranza andata su tutte le furie e che si è scagliata contro la giunta Glorioso per questa nuova tassazione. C’è da dire però, che l’addizionale Irpef è stata scaglionata fiscalmente, la proposta della giunta Glorioso dello 0,60 %, è stata corretta e diversificata in quarta commissione consiliare per varie fasce di reddito con una percentuale che oscillerà dallo 0,55% allo 0,80%. Esenti i pensionati, tanto per intenderci, chi avrà un reddito annuo minimo, inferiore ai 7.500 euro, non pagherà nulla, chi supera i 100  o più mila euro annui  di reddito pagherà la percentuale massima. Degli altri 3 punti, ieri, nessuna traccia, saranno dibattuti questa sera e cioè l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione per l’anno 2014; l’impegno ad istituire uno sportello antiracket presso il palazzo comunale, e infine il dibattito sulla possibile soppressione dell’ufficio del giudice di pace. Intanto, venerdì 29 novembre, per le 19,30 nuova convocazione del consiglio e anche questa seduta si preannuncia particolarmente infuocata: all’ordine del giorno l’aumento dell’aliquota Imu sulla seconda casa, dal 7 per 1000 al 9,60 per 1000 e l’approvazione del piano triennale dei lavori pubblici 2013-2015 con l’elenco annuale dei lavori 2013.

Autore: Redazione

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