
Vincenzo Spuches
È ancora turbata la comunità brontese per la tragedia che si è consumata poco dopo la mezzanotte di ieri tra le viuzze vicino via Annunziata. Una lite sfociata in tragedia, il bilancio è drammatico: la morte di un operatore ecologicio di 32 anni, che lascia la moglie e tre bambini, il suo nome è Vincenzo Spuches e lavorava nel cantiere brontese della Dusty. Ad ucciderlo a coltellate un pensionato di 70 anni, Salvatore Portaro,il quale era intervenuto per difendere il figlio, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri e adesso si trova rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza. A scatenare la lite questioni legate ad un multa non pagata. La vittima si era recata sotto casa dei Portaro assieme ad altre due persone, intendeva rivolgersi soprattutto al figlio del pensionato che gli aveva venduto l’auto e con lui voleva discutere una controversia su una contravvenzione non pagata. Spuches e gli altri due avrebbero discusso in maniera animata con il figlio 37enne di Salvatore Portaro, sono volati calci e pugni, a questo punto è intervenuto il 70enne, svegliato dalle urla sotto casa. Il pensionato interviene, tira fuori un coltello a serramanico, il netturbino viene colpito al petto da alcuni fendenti e stramazza a terra; risulteranno vani tutti i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118.

Portaro Salvatore
Sul posto immediato l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Bronte, che si sono poi recati anche all’ospedale dove c’era anche Salvatore Portaro perchè ha riportato ferite da taglio alle braccia. Sul posto anche i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo che hanno assunto la direzione delle indagini supportati dai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Catania. Dopo avere aquisito gli elementi per la prima ricostruzione dei fatti, i carabineiri hanno interrogato i testimoni e, incalzato dalle domande, dopo un lungo interrogatorio, il pensionato ha confessato l’omicidio.