Indagini a ritmo serrato nella villetta di Biancavilla dove nella notte è stato ucciso a bastonate Alfio Longo nel corso di un rapina. Sul posto sono appena giunti da Messina i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche, presente anche il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, il colonnello Alessandro Casarsa. Si tenta di chiarire la dinamica del drammatico fatto di sangue che ha sconvolto anche gli stessi investigatori per la violenza messa in atto dai rapinatori. Una vicenda che presenta ancora tanti aspetti oscuri. E’ emerso anche una ignobile procedura da parte dei delinquenti per lasciare meno tracce possibili sul posto: hanno costretto la moglie della vittima a legare il marito sul letto con parti di lenzuola, Longo è stato poi finito con colpi di rami di vite. La donna è stata poi legata ad una poltrona dai rapinatori, quando si è liberata, dopo qualche ora, ha dato l’allarme chiamando i vicini di casa. Longo e la moglie abitavano in maniera stabile nella loro villetta alla vigne di Biancavilla, non avevano figli. Longo viene definita da tutti persone disponibile e per bene. In passato aveva subito un’altra rapina nella stessa abitazione.
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