Ha lasciato il carcere per essere posta agli arresti domiciliari in una struttura protetta, Enza Ingrassia, la 64enne che ha ucciso il marito, Alfio Longo, nella loro villetta alle Vigne di Biancavilla. La decisione è stata presa oggi dal Tribunale del Riesame che ha accolto l’istanza presentata dal legale della donna, l’avv. Luigi Cuscunà. La donna, che dopo aver ucciso il coniuge simulò una rapina, ammise poi di aver ucciso il marito per le violenze subite in 40 anni di matrimonio. In una struttura protetta, in regime di arresti domiciliari, adesso potrà usufruire dei servizi previsti; in particolare del sostegno psicologico e di attività varie per l’impiego del tempo. Intanto continuano le indagini degli investigatori per fare luce sulla drammatica vicenda che presenta ancora aspetti oscuri, come quelli relativi alle piantine di marijuana e alle armi clandestine trovate nella villetta dove si è consumato il dramma familiare.
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