Quella che alcuni anni fa avevamo chiamato “La strada della vergogna” non si smentisce e continua a tenere fede alla sua denominazione. Si tratta del prolungamento di via Salvo D’Acquisto, nella parte alta del quartiere Cappellone. Una striscia di quasi due chilometri interamente invasa dalla spazzatura, rifiuti di ogni genere, non mancano quelli ingombranti che testimoniano il livello di civiltà dei cittadini che si sono liberati di tutto per scaraventarlo ai bordi di una strada la cui fama purtroppo non fa onore a nessuno. L’elenco dei rifiuti ingombranti è lunghissimo, non mancano i copertoni, e poi vecchi televisori, mobili di ogni misura, piano cottura di una cucina, un set completo di sanitari con lavandino e gabinetto, nel reparto motori ci sono anche vecchi paraurti e pezzi di carrozzeria di autovetture, e anche una vecchia porta in legno che qualcuno non si è sentito di abbandonarla ai bordi della strada tra la spazzatura, infatti ha deciso di collocarla in un vicino terreno privato che ha tanto di recinzione. Insomma la solita storia che raccontiamo ormai da alcuni anni, se il servizio di raccolta dei rifiuti in periferia è precario, il grado di civiltà dei cittadini che continuano a buttare rifiuti e oltraggiare questa zona della città è ormai senza limiti, basti pensare che verrebbe più facile portare i rifiuti ingombranti all’isola ecologica che buttarli per strada.
