Ad Adrano ormai non si discute d’altro. L’argomento rimane in primissimo piano: quello dell’istituto Sangiorgio Gualtieri, i cui locali di via Vittorio Emanuele sono stati concessi ad una cooperativa di Caltagirone per 15 anni per canone annuo di oltre 40mila euro. Verrà offerta accoglienza a minori, ma in tanti temono che questa accoglienza sarà riservata ad immigrati e che i locali, che per oltre mezzo secolo hanno ospitato le suore, adesso diventeranno oggetto di un affare economico in nome dell’accoglienza e della solidarietà. Oggi sulla vicenda altri due prese di posizione con due comunicati stampa. Il primo del Consigliere Comunale Carmelo Monteleone di “Adrano Protagonista”, il quale scrive “Non condivido assolutamente scelte diverse da quelle previste dallo statuto e che non abbiano come fine l’interesse e la tutela dei bambini adraniti. Porterò avanti tutte quelle iniziative e quei ricorsi previsti dalla legge”. L’altro comunicato porta la firma dei 7 Consiglieri Ricca, Cusimano, Franco, Leocata, Perni, Petralia e Salanitro. “A marzo avevamo interrogato l’Amministrazione per conoscere il destino di quei locali – scrivono – ricevendo in risposta dichiarazioni di incompetenza sulla materia che facevano sospettare una volontà di utilizzo assai lontana dalle volontà testamentarie dei Sangiorgio Gualtieri. Le recenti dichiarazioni del Commissario Barchitta, che paventano o comunque non smentiscono l’arrivo di extracomunitari, sembrano chiudere il cerchio. Adrano non può trasformarsi nel feudo di interessi poco chiari. Per questo ci attiveremo in tutte le sedi, iniziando con la richiesta, rivolta al Commissario, di valutare la revoca del contratto per evidenti irregolarità nella gara”.
