ADRANO. SANGIORGIO GUALTIERI. CLIMA INFUOCATO IN CONSIGLIO COMUNALE

È stata una seduta infuocata quella di oggi del consiglio comunale di Adrano, convocato in seduta straordinaria, per discutere sul futuro dei locali della Sangiorgio Gualtieri. Le polemiche non sono mancate e ovviamente non sono finite e sono continuate nell’aula consiliare, dove la tensione tra le parti politiche si tagliava a fette, in più a mettere benzina sul fuoco alcune intemperanze del pubblico con il presidente del consiglio, Zignale, che più volte ha interrotto i lavori. “Non arriveranno immigrati, lo statuto parla chiaro, è un centro di assistenza per i minori e i bambini non hanno colore” questo quanto detto dal primo cittadino Pippo Ferrante, pesantemente attaccato dall’opposizione sulla vicenda con il consigliere Pippo Alongi, su tutti. “E ancora la struttura può ospitare 30-40 unità non è possibile – continua Ferrante – che sia passato il messaggio che la visita ad Adrano del ministro Alfano sia legata a questa vicenda e soprattutto è intollerabile dire che ad Adrano stanno arrivando 600 immigrati” Il consiglio si è aperto con la lettura di una nota del dottor Pietro Biondi, presidente del consorzio Progetto vita, inviata al Consiglio, Biondi, tra l’altro, scrive di essere rimasto colpito dalla montagna di interventi sulla questione, molti dei quali “privi di qualsiasi fondamento”. Il dibattito si apre alle 16.35 e il primo attacco al sindaco porta la firma del consigliere Perni, che fa capire subito quali sono le premesse del civico consesso. Un clima da far west a tratti ingestibile, con una signora del pubblico che prendeva la parola, tra un intervento è l’altro. Pesantissimo l’attacco del consigliere Carmelo Salanitro che ha definito il dottor Pietro Biondi “Uno scafista in doppio petto blu”. Altro intervento è stato quello del consigliere Sampieri che ha citato lo statuto e in particole modo l’articolo 4 secondo cui la struttura deve accogliere bambini poveri e abbandonati del comune di Adrano o al limite quelli dei paesi vicini. “Non sono 30 o 40 bambini che possono cambiare le sorti di una città – ha detto il consigliere Maccarrone – se in città si pensa questo, io mi vergogno di essere consigliere di una città che pensa e ragiona così” . Insomma la temperatura sulla vicenda resta bollente.

consiglio gualtieri

Autore: Redazione

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