Sassi contro le auto in corsa per simulare incidenti e poi chiedere risarcimenti alle vittime. Torna cosi la truffa dello specchietto ad opera di tre adraniti, scoperti dopo una minuziosa indagine dai carabinieri della Compagnia di Nicosia. I militari hanno denunciato tre adraniti di 32, 29 e 16 anni, che mettevano in atto le loro truffe lungo la Statale 575, nel tratto che collega Grottafumata (Randazzo), Carcaci (Centuripe) e Troina. I tre operavano sempre con una Ford Fiesta grigia a bordo della quale attendevano la vittima sul ciglio della 575, simulando poi l’urto con lo specchietto retrovisore. Sempre uguale anche la tipologia delle vittime: donne e anziane da sole in macchina. I malviventi approfittavano anche del fatto che il tratto di strada è isolato e con scarsa ricezione telefonica, le vittime pagavano quanto richiesto, sino a centinaia di euro per chiudere subito la faccenda, 10 almeno gli episodi accertati. Le indagini dei carabinieri di Troina e Centuripe, durate 5 mesi con appostamenti e con raccolta di prove e testimonianze, che hanno consentito di accertare, oltre alle truffe, anche elementi a carico di uno degli indagati per una rapina avvenuta il 24 ottobre 2015 ai danni di un autotrasportatore di Bronte, bloccato con il suo mezzo e poi rapinato
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