La drammatica morte di Valeria Daci a Scalilli, lungo la statale 284, ha riproposto la pericolosità di una strada, non nuova a tragedie del genere, perché più volte teatro di paurosi incidenti. E proprio il tratto di Scalilli è uno di quelli più rischio, infatti più volte questo tratto è stato scenario di morte. Se è vero che tra le cause più frequenti di drammatici incidenti c’è la velocità, è anche vero che le condizioni precarie dell’arteria contribuiscono ad aumentare notevolmente il numero dei sinistri e spesso si tratta di scontri frontali, come quello di ieri sera. Le buche presenti nel manto stradale rappresentano da sempre una trappola per gli automobilisti e i centauri, costretti a volte a manovre pericolose per tentare di evitarle. E tutto questo ricordiamo avviene in una delle strade più trafficate del Catanese in cui si viaggia senza uno spartitraffico centrale, e dove gli incidenti come detto spesso fanno registrare tragici impatti frontali. Il netto calo di numero di vittime, in questi ultimi anni, nella 121 Paternò-Misterbianco, è la conferma che mettere in sicurezza le corsie con uno spartitraffico è indispensabile anche nell’arteria di prolungamento, cioè quando nella tratto Paternò – Adrano la strada diventa 284. Un intervento di messa in sicurezza non è più rinviabile per evitare altre tragedie in una strada sempre più a rischio. Cosi come non è più tollerabile la scandalosa presenza continua di buche e di manto stradale lesionato in un’arteria che già è pericolosa per la sua struttura originaria.
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