A Biancavilla e nei Comuni vicini ancora in primo piano la vicenda della cosiddetta “Ambulanza della morte”, una brutta faccenda sulla quale ha fatto luce la trasmissione Le Iene di Italia Uno. Il sospetto è che barellieri di ditte private forse hanno ucciso in ambulanza pazienti in fin di vita, dimessi dell’ospedale di Biancavilla, per favorire agenzie di onoranze funebri. Una vicenda sulla quale stanno indagando i carabinieri che hanno sequestrato cartelle cliniche su “morti sospette”. E intanto sono arrivate le prime posizioni ufficiali da parte dei vertici dell’azienda sanitaria provinciale di Catania che ha annunciato verifiche e quindi l’apertura di una inchiesta interna. E sui social sono centinaia i commenti di sdegno nei confronti di coloro che avrebbero ucciso in ambulanza malati terminali per guadagnare poche centinaia di euro, una condotta criminale e di puro sciacallaggio, messa in atto da individui senza scrupoli, i quali chiamati per fare assistenza, non ci pensavano due volte a causare la morte a persone che invece avevano bisogno di tenerezza e affetto proprio perché tra la vita e la morte. E c’è da dire che questa vicenda ha alimentato tanti sospetti tra i familiari di diverse persone morte in ambulanza alcuni anni fa, dopo essere state dimesse dall’ospedale di Biancavilla, dubbi (molti manifestati anche attraverso commenti su Facebook) che alimentato rabbia e turbamento su una faccenda, che se confermata darebbe la misura di cosa sarebbe capace l’uomo per i soldi: nessuna pietà e rispetto neanche per chi è in fin di vita.
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