Ai “compari” la “coca cola” piaceva eccome ma non era quella con le bollicine, poiché in realtà stavano parlando di dosi di eroina. E’ quanto scoperto dai Carabinieri dei Comando Provinciale di Enna e Catania e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, nell’ambito di un operazione antidroga coordinata dalla Procura di Enna. Una meticolosa indagine anche con l’ausilio di intercettazioni che nella notte è sfociata nell’arresto di tre persone: il 46enne Silvano Messina e il 38enne Angelo Randelli Perdinca, entrambi di Troina e il 50enne catanese Carlo Tiezzi. I tre, assieme ad altre 4 persone indagate nello stesso procedimento, tutte di Troina, sono accusati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope. È stato accertato che i troinesi erano specializzati nella vendita dell’eroina e la droga l’acquistavano a Catania dal Tiezzi con viaggi giornalieri. I carabinieri sono riusciti documentare, a Troina, oltre 180 episodi di spaccio di eroina in sei mesi, nel periodo giugno-dicembre 2016, identificati oltre 20 consumatori di sostanza, poi segnalati alla Prefettura di Enna. Come accennato, i militari hanno accertato che la banda di Troina utilizzava un linguaggio convenzionale per fare riferimento alle dosi di eroina, e pertanto la droga diventava “coca cola”, “caffè”, “pizza” e “gelato”. Nel procedimento risultano complessivamente indagate 7 persone. Il Messina dopo le formalità di rito è stato condotto nella carcere di Enna mentre il Tiezzi, rintracciato presso la sua abitazione di San Giovanni Galermo, è stato condotto nel carcere di Catania, a Piazza – Lanza. A carico di Randelli Perdinca invece il Tribunale di Enna ha disposto la detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
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