LA MORTE IN CARCERE DELL’ADRANITA ALFREDO LIOTTA. PROCESSO PER 8 MEDICI E UN PERITO

Novità sul caso di Alfredo Liotta, il detenuto adranita morto a 41 anni nel 2012 nel carcere Cavadonna di Siracusa, dove stava scontando l’ergastolo. Il gup di Siracusa ha rinviato a giudizio, per omicidio colposo in concorso, otto medici e un perito nominato dalla Corte d’Assise di Appello di Catania in seguito al decesso di Liotta, una morte avvenuta in cella per la quale la moglie Patrizia Savoca da tempo chiede di fare chiarezza, poiché ritiene che suo marito non sia stato curato adeguatamente  e quindi “lasciato morire in carcere”. Adesso ci sarà un processo sulla vicenda per individuare eventuali responsabilità. Il detenuto adranita  avrebbe accusato dei disturbi fisici e psichici: i medici del carcere sarebbero intervenuti ma, nonostante l’evidente deperimento fisico, non avrebbero disposto il trasferimento in una struttura ospedaliera. Fu la  moglie, assistita  dall’avvocato Turi Liotta, a presentare  una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa. Altra denuncia era stata presentata dall’associazione Antigone, che tramite l’avvocato Simona Filippi si è costituita parte civile. L’inizio del processo è stato fissato per il 28 maggio del 2019.

 

Autore: Redazione

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