ADRANO, 5 NOMI IN CORSA PER LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. LA COALIZIONE DI PRIMO HA I NUMERI MA NON ANCORA IL NOME

L’unica certezza, ad una settimana dalla seduta inaugurale del nuovo Consiglio Comunale di Adrano, è che ancora non è stata trovata la quadra sul nome che andrà a ricoprire la carica di presidente dell’assise cittadina, la carica istituzionale più importante dopo il Sindaco. E la scelta del nuovo presidente del consiglio, che succederà ad Alessandro Zignale, riguarda, o riguarderebbe, numeri alla mano, la coalizione di Aldo Di Primo che con 15 consiglieri ha i numeri per non lasciare spazio a nessuna sorpresa o colpo di scena, nonché margini di manovra ad altre forze politiche. Difficile pensare che dopo aver perso al ballottaggio, la coalizione Di Primo faccia un clamoroso autogol non riuscendo a convergere sul nome che andrà a guidare l’assise per i prossimi 5 anni. Cinque come i candidati che attualmente sono in corsa per andare a sedere sullo scranno più alto dell’aula consiliare.  Di Agatino Perni, il più votato e colui che andrà a presiedere la prima seduta, Carmelo Pellegriti e Salvo Coco si sapeva, adesso però la lista include anche Paolo Politi di Forza Italia e Aldo Di Primo, capo dell’opposizione, la cui candidatura a presidente del consiglio, potrebbe mettere d’accordo tutta la coalizione. Di incontri ce ne sono stati parecchi in queste settimane, conclusi, però, senza il nome giusto da votare il prossimo 18 luglio. Domani altro incontro, forse decisivo, su cui l’opposizione, che numericamente è paradossalmente maggioranza, dovrà per forze di cose convergere su un nome e un cognome per arrivare alla prima seduta (18 luglio alle 18) con le idee chiare e azzerando, di fatto, la possibilità di tiratori franchi all’intero della coalizione al momento della votazione. Serviranno 13 voti al primo turno per chiudere la partita ed evitare il rischio autogol della seconda votazione dove chi avrà più voti, e in questo caso potrebbe essere chiunque, andrà a prendersi lo scranno più importante dell’assise cittadina. In tutta questa situazione, i cinque consiglieri che andranno a sostenere il Sindaco Angelo D’Agate per il momento, e per forza di cose, stanno a guardare, attendendo l’esito delle trattative della coalizione Di Primo.  Solo in caso di clamorosa, ma da non scartare, spaccatura potranno tentare scacco matto ma per farlo serviranno anche i 4 voti dei consiglieri di Nicola Monteleone. Insomma, numeri alla mano che in politica non sono dettagli da poco, solo la coalizione Di Primo può perdere la presidenza del consiglio ma in politica, e non è retorica, l’unica certezza è che non ci sono mai certezze perché tutto ma davvero tutto può succedere.MUNE DI

Autore: Redazione

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