ADRANO. TORNA IN CARCERE PIETRO SEVERINO

Ieri pomeriggio, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 61enne adranita  Pietro Severino, per associazione per delinquere di stampo mafioso, indicato appartenente al clan Scalisi. L’uomo  era stato già arrestato l’11 luglio 2017, nell’ambito dell’operazione “Illegal duty”,  in esecuzione di due distinte ordinanze  di misure cautelari, emesse il 22 e il 29 giugno 2017 nei confronti di 39 persone. A Severino in considerazione della sua permanenza al vertice dell’affiliazione al clan, è stato  contestato il reato associativo con l’aggravante di essere capo e promotore del gruppo criminale. A seguito del riesame proposto dalla difesa, l’ordinanza di misura cautelare è stata annullata per carenza dei gravi indizi per i  fatti successivi a quelli già giudicati in precedenti processi. Ma dopo il ricorso per cassazione promosso dal P.M. avverso l’ordinanza di annullamento emessa dal Tribunale del Riesame di Catania il 31 luglio 2018, la Corte di Cassazione, con sentenza del 27.12.2017, ha annullato l’ordinanza e ha disposto il rinvio al Tribunale di Catania per il nuovo esame. Nel corso dell’udienza tenutasi il  4 ottobre scorso il P.M. produceva il dispositivo della sentenza di condanna emessa dal G.U.P. presso il Tribunale di Catania, all’esito del giudizio abbreviato nei confronti di Severino e chiedeva la conferma dell’ordinanza impugnata. Pertanto lo scorso 8 ottobre, il Tribunale di Catania, prendendo atto della pronuncia di condanna emessa in primo grado, confermava l’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere. Espletate le formalità di rito, Pietro Severino, ritenuto reggente del clan Scalisi di Adrano, legato famiglia mafiosa Laudani di Catania, è stato associato nel carcere  Cavadonna  di Siracusa.

 

 

Autore: Redazione

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