Nell’estate del 2016 avevano lavorato come animatori in villaggi turistici in Calabria ma senza essere mai retribuiti. Sei ragazzi e due ragazze di Adrano hanno cosi deciso di denunciare il titolare dell’agenzia di animazione turistica, che ha fatto da tramite per la loro assunzione. A due anni dai fatti, come riporta il quotidiano La Sicilia, all’uomo, accusato di appropriazione indebita, è giunto un decreto di citazione diretta a giudizio da parte della Procura di Roma, dove ha sede l’agenzia. L’udienza è stata fissata per il prossimo due aprile. Il gruppo di ragazzi, a conclusione della loro attività di animatori in Calabria non hanno mai ricevuto un euro, anche se hanno svolto altre mansioni e per alcuni è stato pagato solo il biglietto di ritorno in Sicilia. Una delusione per i ragazzi adraniti che non si sono mai dati per vinti, rivolgendosi alla magistratura dopo avere richiesto invano la retribuzione del loro lavoro svolto in villaggi turistici calabresi. Secondo l’accusa, il titolare dell’agenzia romana avrebbe trattenuto per se oltre sei mila euro, soldi che dovevano servire a pagare il lavoro dei giovani animatori adraniti, ragazzi che non si sono mai arresi ad una ingiustizia.
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