SISMA DEL 6 OTTOBRE: “TUTTO FERMO”. INTERPELLANZA DI BARBAGALLO

“Per quanto riguarda il sisma del 6 ottobre 2018 la novità è che purtroppo non ci sono novità”. Cosi in una intervista a Tva Notizie il deputato regionale Anthony Barbagallo, il quale ha annunciato di avere presentato   al Presidente della regione siciliana una interpellanza “circa gli interventi di ripristino dell’agibilità degli edifici pubblici colpiti dal sisma del 6 ottobre 2018”. L’on. Barbagallo sollecita in pratica gli interventi di ricostruzione nei Comuni colpiti dal sisma: Biancavilla, Adrano, Ragalna e S. M. di Licodia. Questo il testo dell’interpellanza:   

                                                    Al Presidente della Regione

                                                              premesso che:

 il 6 ottobre 2018 un evento sismico, con epicentro Biancavilla, ha interessato una vasta porzione della provincia di Catania, determinando danni agli edifici anche nei comuni di Ragalna, Santa Maria di Licodia, Adrano; particolarmente colpiti sono stati edifici pubblici, quali scuole e chiese, per i quali la protezione civile ha effettuato una prima stima delle somme necessarie al ripristino dell’agibilità pari a circa 2,4 milioni di euro; la Giunta regionale ha chiesto, ai sensi del Codice di protezione civile, la dichiarazione dello stato di emergenza che lo Stato non ha concesso, e ha dato mandato alla Ragioneria generale di individuare le fonti di finanziamento al fine di effettuare i necessari interventi per il ripristino dell’agibilità degli edifici danneggiati; ad oggi, dopo ben 6 mesi dall’evento sismico, tali somme non sono state ancora reperite e nessun intervento è stato messo in opera, ad eccezione degli interventi, finanziati dal Governo nazionale, e riguardanti le scuole di Biancavilla

                                                                   per sapere:

se e quando saranno effettuati gli interventi di ripristino dell’agibilità degli edifici pubblici e delle chiese di Ragalna, Santa Maria di Licodia, Adrano colpiti dal sisma del 6 ottobre 2018.

 

Autore: Redazione

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