ADRANO. CONSIGLIERI INDAGATI. SENATORI M5S CHIAMANO SALVINI

Il M5S interviene in maniera decisa sulla vicenda della presunta compravendita di voti alle elezioni amministrative di Adrano del 2018, una inchiesta che vede indagati 14 persone, tra le quali i due consiglieri comunali Federico Floresta e Maria Grazia Ingrassia. Della questione viene investito  adesso il ministero dell’Interno con una interrogazione presentata dai senatori Giarrusso, Anastasi, Campagna, Leone e Trentacoste.  Nella parte finale dell’interrogazione si legge:  “I consiglieri comunali inquisiti non hanno ritenuto di rassegnare le dimissioni, ma al contrario continuano a sedere in Consiglio comunale, come se nulla fosse accaduto, determinando e interferendo nell’andamento delle attività consiliari e amministrative, con gravissimo scandalo e nocumento per l’immagine del Comune e dello Stato”. I senatori aggiungono che “sembrerebbero evidenti le interferenze della criminalità mafiosa nelle ultime elezioni amministrative di Adrano”. Alla luce di tutto questo, i senatori a stelle chiedono al Ministro Salvini se sia a conoscenza di quelli che definiscono “gravi ed allarmanti fatti” e quindi chiedono se “non intenda attivarsi per inviare una commissione prefettizia di accesso al fine di verificare, ai sensi della normativa vigente, se e come la criminalità organizzata abbia infiltrato l’amministrazione comunale di Adrano”. Sulla vicenda ha diffuso un comunicato stampa il Meet up “Amici di Beppe Grillo Adrano”. “Se c’è qualcuno che mette in pericolo per la propria condizione soggettiva di indagato, la vita democratica di questa città, crediamo debba immediatamente dimettersi – si legge tra l’altro nella nota –   se le condizioni di legge che sono quelle di carattere oggettivo e soggettivo, vedono all’interno di questo Consiglio Comunale persone indagate che porterebbero, anche all’1% delle possibilità, allo scioglimento del Consiglio comunale, è opportuna una matura riflessione. Avranno modo e cura di difendersi nelle sedi opportune. Intanto, con senso di responsabilità –  si legge ancora nella nota –  crediamo  debbano presentare le dimissioni.  È chiaro che un eventuale, speriamo non possibile scioglimento, porterebbe un danno d’immagine incalcolabile a tutta la città”.

Autore: Redazione

Condividi questo articolo su