ADRANO. DETENZIONE DI DROGA. DENUNCIATI MADRE E FIGLIO

La Polizia di Adrano ha denunciato due persone, madre e figlio, per detenzione di droga ai fini di spaccio. Di seguito il comunicato stampa della Questura di Catania.

“Nell’ambito del rafforzamento dei controlli predisposti all’interno della città di Adrano, volti al contrasto di ogni forma di illegalità, in considerazione tra l’altro della ripresa della mobilità nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno denunciato una donna (D.M.) di anni 41 e il figlio di lei (S.D.G.) di anni 23, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Avuta notizia infatti che all’interno dell’abitazione dove risiedono gli odierni indagati potesse essere occultata della sostanza stupefacente, gli agenti si sono recati immediatamente presso l’indirizzo di madre e figlio per effettuare un’accurata perquisizione. Alla vista degli operatori di polizia, la donna occultava due involucri all’interno del proprio reggiseno. Avvedutisi di ciò gli agenti invitavano la donna a consegnare spontaneamente quanto occultato. Persuasasi di tale invito, la donna consegnava due contenitori al cui interno veniva rinvenuta dell’eroina. La successiva perquisizione dell’abitazione permetteva altresì di rinvenire la somma di 850 euro suddivisa in banconote di vario taglio. Nel corso della perquisizione, gli operatori di Polizia riscontravano altresì che l’impianto dell’energia elettrica dell’abitazione era scollegato dal relativo contatore e allacciato alla rete generale. Per tale motivazione la donna veniva deferita all’Autorità Giudiziaria per il furto di energia elettrica. Sempre nell’ambito dei suddetti controlli, veniva denunciato anche E. S. R., classe 1980, di nazionalità marocchina, per guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche. L’uomo, infatti, veniva notato dalla Volante chinato sul sedile della propria auto, rimasta accesa, privo di sensi. Un accurato controllo degli operatori permetteva di appurare che all’interno dell’autovettura vi erano diverse bottiglie di birra vuote. Dopo aver prestato le prime cure alla persona, che nel frattempo era rinvenuta, con l’ausilio di un’ambulanza veniva accompagnata in ospedale, dove veniva accertato che il suo tasso alcolemico aveva superato i valori indicati dall’art 186 del Codice della Strada”.

Autore: Redazione

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