ADRANO. L’AGGRESSIONE IN PIAZZA SANT’AGOSTINO. DENUNCIATI ALTRI 2 GIOVANI

Individuati e denunciati dalla polizia altri due giovani ritenuti gli autori dell’aggressione ad un 35enne avvenuta nei giorni scorsi in piazza Sant’Agostino ad Adrano. Di seguito la nota stampa della Questura di Catania

 “Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno identificato e denunciato in stato di libertà altri due giovani, G.A. e S.Z., rispettivamente di anni 20 e 23, per le lesioni personali arrecate ad un uomo di 35 anni. Salgono così a quatto le persone coinvolte nella violenta aggressione che ha avuto luogo due settimane fa in Piazza S. Agostino, ove la Volante della Polizia di Stato si era recata a seguito di segnalazione pervenuta al centralino del Commissariato, notando la presenza di una persona con vistose ecchimosi al volto. L’uomo dichiarava di essersi recato in quella piazza allo scopo di acquistare dei panini nella rivendita ambulante presente sul posto. Senza alcun apparente motivo i quattro indagati, in un primo momento lanciavano dei sassi all’indirizzo del malcapitato e successivamente aggredivano quest’ultimo con calci e pugni riportando la frattura della spina nasale anteriore e del mignolo della mano destra. A seguito di attività info investigativa degli investigatori del Commissariato di Adrano, era stato possibile individuare due degli autori del vile gesto. Questi ultimi tra l’altro, poiché l’aggressione si era avuta in un orario in cui attualmente vige il cosiddetto coprifuoco, erano stati altresì sanzionati a norma dell’art. 4 del decreto legge 19/2020 che prevede, visto altresì che gli autori stessi erano stati sorpresi mentre viaggiavano a bordo di autovettura, il pagamento di una somma pari a 533 euro. Le indagini degli agenti del Commissariato sono proseguite e hanno condotto, grazie anche alle testimonianze di alcune persone presenti al momento del fatto, all’individuazione degli odierni indagati, i quali anch’essi sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per il delitto di lesioni personali per il quale il codice penale prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni”.

Autore: Redazione

Condividi questo articolo su