ADRANO. SEQUESTRATO DEPOSITO ABUSIVO DI BOMBOLE DI GAS. 2 DONNE DENUNCIATE PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

La polizia ha sequestrato ad Adrano un deposito abusivo di bombole di gas. Denunciate per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento due donne, madre (arrestata e subito liberata) e figlia. Le fasi concitate delle due donne bloccate dalla polizia sono finite in un video circolato ieri sui social. Di seguito il comunicato stampo diffuso dalla Questura di Catania.

 “La scorsa settimana, agenti del Commissariato di Adrano hanno arrestato una donna di 36 anni, ivi residente, responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato; insieme all’arrestata, è stata denunciata in stato di libertà la figlia minorenne, responsabile dei medesimi reati. La triste vicenda scaturisce dall’intervento effettuato dai poliziotti della Volante di quel Commissariato, intervenuti a seguito di una segnalazione giunta sul 112 NUE, per una fuga di gas in garage di un edificio della cittadina adranita. Gli agenti, si sono immediatamente recati sul posto, dove hanno iniziato le attività di tutela della incolumità pubblica, procedendo a verificare la sussistenza del pericolo e mettere in sicurezza i luoghi. In effetti, è stata subito riscontrata la presenza di un deposito abusivo di bombole di gas per uso domestico. Nel corso dell’intervento, però, la donna – che, tuttavia, non è risultata essere la responsabile del deposito abusivo – ha iniziato a interferire con le operazioni di accertamento e quindi, invitata a mostrare i documenti di identità, per tutta risposta ha iniziato a inveire contro gli agenti con frasi ingiuriose e proferendo nei confronti di questi ultimi anche minacce di morte. Invitata a seguire gli operatori in Commissariato per le necessarie attività di identificazione, la donna ha opposto un’attiva resistenza, scalciando e sferrando pugni all’indirizzo degli operatori stessi, danneggiando anche l’abitacolo dell’auto di servizio. Analogamente, la figlia diciassettenne, nel tentativo di “liberare” la madre, ha spintonato più volte gli agenti di polizia, sferrando anch’ella calci e pugni al loro indirizzo. Informato il P.M. di turno, questi disponeva l’immediata liberazione della donna, ritenendo di non dover richiedere l’applicazione di misure coercitive nei confronti di essa. La 17nne è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni. Il deposito è stato messo in sicurezza dai Vigili del fuoco e posto sotto sequestro dai poliziotti che ne hanno verificato carenze sotto il profilo penale. Sequestrato anche tutto il materiale rinvenuto al suo interno, precisamente novantasette bombole per il gas di varie marche e capienza”.

 

Autore: Redazione

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