“AMBULANZA DELLA MORTE”. CHIESTI 30 ANNI PER L’ADRANITA AGATINO SCALISI

Sta per concludersi il processo sulla vicenda della cosiddetta “Ambulanza della morte” che si sta celebrando col rito abbreviato al Tribunale di Catania. Questa mattina si è svolta una importante udienza al termine della quale il pubblico ministero Andrea Bonomo ha chiesto una pena a 30 anni di reclusione per l’adranita Agatino Scalisi, imputato a piede libero con l’accusa di omicidio di una donna. Il barelliere di Adrano è accusato anche di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni della  famiglia Arena, titolare di una agenzia di onoranze funebri, stesso reato contestato a Davide Garofalo, l’altro adranita al centro dell’inchiesta, condannato all’ergastolo lo scorso maggio dalla Corte D’Assise di Catania per tre omicidi che sarebbero avvenuti in ambulanza. Dunque fra non molto arriverà anche il giorno della sentenza del processo di primo grado celebrato col rito abbreviato. Come si ricorderà il caso delle morti sospette in ambulanza private durante il tragitto tra l’ospedale di Biancavilla e l’abitazione dei pazienti terminali appena dimessi, venne portato alla luce dalla trasmissione televisiva “Le Iene” di Italia 1, inchiesta incisiva che scoperchiò un ignobile sistema di morte,  anziani fatti morire con un’iniezione d’aria in vena per assicurarsi il servizio funebre e guadagnare 200-300 euro sulla pelle di poveri anziani.

Autore: Redazione

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