LETTERA A TVA. “SBALLOTTATO TRA ADRANO E BIANCAVILLA PER PAGARE IL TICKET”. QUANDO UN DIRITTO DIVENTA “CORTESIA”

Una lettera è stata inviata alla nostra redazione da un cittadino di Adrano che ci segnala un fatto che definisce “spregevole” avvenuto oggi tra Adrano e Biancavilla.

“Questa mattina mi sono recato all’ospedale di Biancavilla per effettuare le analisi prescritte a mia moglie – si legge nella lettera – e dovendo pagare il ticket mi rivolgo all’ufficio competente che risulta essere chiuso al pubblico. A questo punto i tecnici del posto mi hanno invitato a recarmi all’ufficio di Adrano ma anche questo era chiuso. Quindi decido di tornare a Biancavilla e qui mi invitano a recarmi a Paternò per poter pagare il famoso ticket. Sconcertato per la situazione chiedo di poter parlare con la direzione sanitaria per far valere i miei diritti di cittadino.

Morale della favola?  – si legge ancora nella lettera del cittadino – ho ricevuto un pessimo trattamento da parte del personale competente che ha utilizzato toni accesi nei miei confronti. In seguito hanno deciso di fare le analisi e far pagare in un secondo momento il ticket, definendolo come “una cortesia” nei miei confronti.

La mia domanda è: può essere definita “cortesia” quello che è un diritto di un cittadino? È assurdo che venga negato uno dei diritti fondamentali ovvero quello alla salute”. La lettera si conclude con un invito ai candidati a sindaco di Adrano. “Li invito a concentrarsi sui reali problemi che ogni giorno affliggono i cittadini  – si legge  ancora nella lettera – piuttosto che fare campagne elettorali basate su cose superflue, chiedete alla gente quali siano i reali problemi che devono affrontare. Lottate perché non si ripeta più che ad un cittadino venga negato un servizio che rientra tra i suoi diritti. Chiedo meno parole a vuoto e più fatti, chiedo interventi seri che possano ridare dignità a questa città e a tutti i suoi abitanti”.

Autore: Redazione

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