GESTIONE INTEGRATA ACQUE. IL SINDACO MANCUSO REPLICA AD ACOSET

Il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, ha diffuso una nota sulla questione dell’autorizzazione dell’adesione di Acoset al Gestore Unico  d’Ambito del SII – Catania Acque Spa – , che pubblichiamo di seguito.

“Si apprende attraverso testate giornalistiche, nonché sul profilo social di ACOSET un comunicato del seguente tenore:

<< La mancata o tardiva autorizzazione da parte dei Consigli Comunali precluderà la costituzione del Gestore Unico D’Ambito per la provincia di Catania, escludendolo in modo inevitabile all’accesso dei fondi previsti dal PNRR e obbligando di fatto il Governo nazionale, attraverso il Ministero della Transizione Ecologia, ad adottare provvedimenti sostitutivi >>.

Preso atto che vada, assolutamente, seguito il percorso normativo che conduca alla costituzione del gestore unico nell’ambito dell’attuazione del Dlg 152 e che la non esecuzione di quanto previsto in detto decreto produrrebbe, come fatto conseguenziale, notevoli danni al nostro territorio in quanto saremmo privati di importanti finanziamenti necessari per l’efficientamento e l’ammodernamento delle strutture acquedottistiche.

Di conseguenza, tenuto conto di quanto sopra, non giustifica la diffusione di notizie false, imprecise e tendenziose.

I responsabili del settore, devono celermente adottare tutti i provvedimenti per avviare il processo di gestione così come previsto dalla legge, nella consapevolezza che la scadenza del 31/12/2021 così come indicata da ACOSET non preclude assolutamente il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla legge.

L’ATI sin da subito può, e deve, affidare il Servizio Idrico Integrato a Catania Acque spa costituita con la condivisione delle quattro società in house (ACOSET, AMA, SIDRA, SOGIP), così come disposto dal comma 3 dell’art. 172 del D.lgs. 152/2006 che testualmente recita:

“3. In sede di prima applicazione, al fine di garantire il conseguimento del principio di unicità della gestione all’interno dell’ambito territoriale ottimale, l’ente di governo dell’ambito, nel rispetto della normativa vigente e fuori dai casi di cui al comma 1, dispone l’affidamento al gestore unico di ambito ai sensi dell’articolo n.149 bis alla scadenza di una o più gestioni esistenti nell’ambito territoriale tra quelle di cui al comma 2, ultimo periodo, il cui bacino complessivo affidato sia almeno pari al 25 per cento della popolazione ricadente nell’ambito territoriale ottimale di riferimento. Il gestore unico così individuato subentra agli ulteriori soggetti che gestiscano il servizio in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege alla data di scadenza prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto. Al fine di addivenire, nel più breve tempo possibile, all’affidamento del servizio al gestore unico di ambito, nelle more del raggiungimento della percentuale di cui al primo periodo, l’ente competente, nel rispetto della normativa vigente, alla scadenza delle gestioni esistenti nell’ambito territoriale tra quelle di cui al comma 2, ultimo periodo, i cui bacini affidati siano complessivamente inferiori al 25 per cento della popolazione ricadente nell’ambito territoriale ottimale di riferimento, dispone l’affidamento del relativo servizio per una durata in ogni caso non superiore a quella necessaria al raggiungimento di detta soglia, ovvero per una durata non superiore alla durata residua delle menzionate gestioni esistenti, la cui scadenza sia cronologicamente antecedente alle altre, ed il cui bacino affidato, sommato a quello delle gestioni oggetto di affidamento, sia almeno pari al 25 per cento della popolazione ricadente nell’ambito territoriale ottimale di riferimento.”

Come sopra evidenziato, “al fine di addivenire nel più breve tempo possibile”, l’ATI affida nel caso specifico il Servizio a Catania Acque spa in cui confluiranno le gestioni della quattro società coinvolte secondo l’ordine di adesione.

Mentre i comuni, con tranquillità e serenità, condividendo con tutte le forze territoriali interessate, procederanno correttamente a deliberare l’ingresso in Catania Acque spa, appare poco serio e non corretto diffondere il messaggio terroristico che “il non deliberare, anche se fatto tardivamente, precluda l’individuazione del gestore unico”.

Bisogna avere tempo sufficiente per analizzare, studiare ed elaborare, con la dovuta prudenza e serenità, gli atti che di fatto assicureranno, per i prossimi 30 anni, la gestione dei servizi di primaria necessità e le nostre comunità verso cui, e per le quali, abbiamo il dovere sociale, morale e politico di prevedere soluzioni che determinano l’interesse assoluto dei nostri cittadini”.

Autore: Redazione

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