L’omicidio di Valentina Salamone. Nicola Mancuso condannato all’ergastolo in via definitiva

Valentina Salamone è stata uccisa: il suo assassino è Nicola Mancuso. È questa la verità giudiziaria che chiude il primo capitolo della vicenda della morte di Valentina Salamone, la 19enne biancavillese rinvenuta impiccata ad una trave in una villetta dei dintorni di Adrano il 24 luglio del 2010. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha, infatti, rigettato il ricorso di Mancuso che nello scorso mese di aprile venne condannato all’ergastolo dalla Corte d’assise d’appello di Catania. Quindi, l’ergastolo diventa definitivo e si somma alla precedente condanna per droga a 14 anni, anch’essa definitiva, a carico di Nicola Mancuso. A quasi 12 anni di distanza, si afferma dunque una verità diversa rispetto quella formulata subito dopo la morte della giovanissima biancavillese. In un primo momento era stata chiesta l’archiviazione come suicidio, ma la Procura generale di Catania, incalzata dalla famiglia Salamone che non ha mai creduto nel suicidio, avocò a sé il fascicolo dopo le perizie dei Carabinieri del Ris che trovarono tracce di sangue di Mancuso sotto le scarpe di Valentina. Dopo l’apertura del processo, udienza dopo udienza la verità è apparsa sempre più chiara. Una doppia sentenza all’ergastolo e, adesso, l’ultima della Cassazione. Da quanto emerso nel processo, Nicola Mancuso intratteneva una relazione extraconiugale con Valentina Salamone. La sera dell’omicidio Mancuso e la 19enne ebbero un alterco nel corso di una festa che si svolse alla villetta teatro dei fatti. Dopo la lite, l’uccisione e la messinscena dell’impiccagione per simulare il suicidio. Ma alla fine, dopo 12 anni, la verità è quella che emerge dalle aule giudiziarie. Questo è il primo capitolo, adesso c’è il secondo: dare un nome a “Ignoto 1” il presunto complice di Mancuso, la cui presenza sul luogo dell’omicidio è stata accertata dalle tracce genetiche rinvenute, ma non è ancora nota la sua identità. Identificarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità, significherebbe chiudere definitivamente una vicenda che continua a scuotere le comunità di Biancavilla ed Adrano.

 

Autore: Redazione

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