LA LETTERA. “QUELLE STRADE DI ADRANO PIENE DI VOCI E CLACSON CHE STROMBAZZANO NELLA NOTTE…”

“I nostri cari educati ragazzi possono dare finalmente libero sfogo alla gioia di vivere dandosi alla pazza gioia. Ogni strada di Adrano è piena di voci, canti, clacson che strombazzano, musica a tutto volume da altoparlanti di ultima generazione che fanno tremare pure i vetri”.

Inizia così una lettera di una nostra telespettatrice, una lettera amara, seppur intrisa di ironia. Uno sfogo che affronta un malcostume diffuso, l’inquinamento acustico e piccole e grandi inciviltà, con protagonisti soprattutto i più giovani, che impuniti credono di fare quello che vogliono, soprattutto la sera, disturbando le persone che vorrebbero vivere in maniera normale e serena nelle loro case.

La lettera della signora continua cosi: “Ieri sera l’ennesima bottiglia di spumante stappata in strada e il coro di auguri che non può mancare, e i botti e i fuochi d’artificio. Che bella aria di festa. Per chi vuole dormire – continua la lettera –  per chi ha mal di testa, per chi è stressato, per chi deve svegliarsi presto, per chi ha bimbi piccoli, per le persone anziane un solo consiglio: godetevi questa atmosfera festosa, benedetta dall’amministrazione comunale, dai genitori, dal Corpo di polizia che ha sempre la pattuglia fuori e che manderà appena rientra, dai vigili urbani che non possono muoversi e suggeriscono di telefonare alla polizia”.

Una lettera, amara dicevano che racconta uno spaccato dei bulli della notta adranita, sempre più padroni impuniti della città.

Autore: Redazione

Condividi questo articolo su