NOTA DI FABIO MANCUSO, SINDACO DI ADRANO E PRESIDENTE ATI. GLI EFFETTI NEGATIVI DELL’INCREMENTO DEL COSTO DELL’ENERGIA

Ecco la nota di Mancuso.  “A seguito della gara indetta dall’acquirente Unico per l’effettuazione del servizio di salvaguardia nel biennio 2023/2024 in Sicilia il sovraprezzo al costo dell’energia (parametro omega) offerto dall’aggiudicatario ENEL Energia passa da 17,80 euro/MWh a 202,41 euro/MWh con un incremento di più 1000%.

La cosa ancora più grave è che un comune in salvaguardia al Nord pagherà un costo molto inferiore rispetto ad un Comune siciliano anch’esso in salvaguardia, determinando un aggravarsi del divario NORD-SUD.

L’aggravio economico per le strutture produttive e per gli Enti territoriali in salvaguardia è evidente, ma ancor più evidente è la differenziazione spinta dei costi dell’energia sul territorio nazionale che determinerà necessariamente un acuirsi del divario Nord-SUD.

Ciò contrasta in maniera palese con il primo dei 3 obiettivi chiave del PNRR:

  1. Contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana
  • Una debole crescita della produttività
  • Ampi e perduranti divari territoriali
  • Un basso tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro
  • Ritardi nell’adeguamento delle competenze tecniche, nell’istruzione, nella ricerca

L’incremento differenziato del costo dell’energia in salvaguardia sul territorio nazionale rischia di compromettere quindi la riuscita del PNRR.

Analogamente, con specifico riferimento alla gestione delle risorse idriche, con il Recovery and Resilience Facility sono stati stanziati i fondi per la missione M2C4.4: GARANTIRE LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE LUNGO L’INTERO CICLO E IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DELLE ACQUE INTERNE MARITTIME per l’attuazione della quale è stata prevista la Riforma 4.2: Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati  con la previsione di rafforzare il processo di industrializzazione (costituzione di operatori integrati, pubblici o privati, economie di scala, gestione efficiente degli investimenti) e ridurre il divario esistente (water service divide) tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno.

Considerato che il servizio idrico vede la presenza di attività fortemente energivore, in relazione ai sollevamenti necessari alla captazione e distribuzione della risorsa idrica ed agli assorbimenti degli impianti di trattamento, Il contrasto fra gli obiettivi per ridurre il water service divide e l’esito della gara svolta dall’acquirente Unico per la fornitura in salvaguardia è evidente.

Pertanto si chiede l’intervento urgente del Governo nazionale al fine di riequilibrare ed uniformare sul territorio nazionale i costi energetici per le forniture in salvaguardia”.

 

Autore: Redazione

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