Denunciati 267 “furbetti” del Reddito di Cittadinanza, anche Adrano nel mirino

Denunciati alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania dai carabinieri del comando provinciale di Catania 267 indebiti percettori del reddito di cittadinanza, distribuiti su tutta la provincia etnea, ritenuti responsabili di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza nell’arco temporale compreso tra il 2019 e il 2022.

Le indagini, partite da persone che non avevano dichiarato di essere già riscossori dell’“Indennità di disoccupazione agricola”, hanno poi accertato altri escamotage tramite cui i “furbetti” avrebbero “ingannato” lo Stato per ottenere il beneficio. Scovati anche 25 extracomunitari che incassavano il sussidio, pur non residenti in Italia da almeno 10 anni, a cui si sono aggiunte altre 50 persone circa, che avrebbero comunicato dati incongruenti su composizione o capacità reddituale dei rispettivi nuclei familiari, ricevendo il reddito di cittadinanza in misura maggiore rispetto a quanto dovuto.

Presenti anche alcuni parcheggiatori abusivi e ben 11 appartenenti alla etnia semi-nomade dei “Caminanti di Adrano”.

Un 44enne di Gravina di Catania, pur vivendo con il padre in una casa popolare (per la quale il genitore non versa il canone da quasi 30 anni), ha affermato di dover pagare 500 euro al mese d’affitto per ottenere una quota maggiorata del beneficio. Tra i 267 denunciati ci sono 40 soggetti gravati da pregiudizi per gravi reati come associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e all’immigrazione clandestina, estorsione, rapina, riciclaggio, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

L’importo complessivo indebitamente riscosso ammonta a oltre 1,3 milioni di euro. Oltre agli odierni indagati, il comando provinciale di Catania, sin dal 2021, ha già deferito ulteriori 640 persone che godevano senza diritto del reddito di cittadinanza, per un danno alle casse dello Stato, nel triennio 2020 – 2022, di complessivi cinque milioni di euro circa.

 

 

Autore: Webmaster

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