Reddito di cittadinanza, altri 87 “furbetti” scovati nel Catanese

Si allunga la lista dei truffatori del reddito di cittadinanza.

Dopo i 267 casi scoperti recentemente, i carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno denunciato alla procura di Caltagirone altri 87 casi, distribuiti nel territorio delle Compagnie di Caltagirone e di Palagonia.

Il danno allo Stato è stimato in circa 600mila euro. Tra le irregolarità scoperte, oltre alla mancata comunicazione dei redditi da lavoro dipendente, anche false attestazioni su composizione e redditi dei nuclei familiari, inoltre alcuni extracomunitari riscuotevano il sussidio pur non essendo residenti in Italia da almeno dieci anni.

Tra i denunciati anche un giovane di Caltagirone, arrestato nel gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione Nebrodi per associazione mafiosa, contraffazione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, che aveva incassato senza averne diritto circa 8.000 euro. Circa la metà degli 87 denunciati sono persone già note alle Forze dell’ordine per reati come spaccio di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, truffa ai danni dello Stato e falso. I controlli dei carabinieri del comando provinciale di Catania avviati dal 2021 in collaborazione con il Nucleo ispettorato del lavoro hanno fatto emergere complessivamente circa 1.000 presunti casi di illecita percezione del reddito di cittadinanza.

Secondo stime degli investigatori il danno allo Stato ammonterebbe così, nel quadriennio 2019-2022, a circa 7milioni di euro. Tra i beneficiari denunciati 80 che avevano personalmente richiesto ed ottenuto il beneficio pur essendo stati condannati, con sentenze passate in giudicato, per associazione mafiosa, oppure omettendo di comunicare che all’interno del proprio nucleo familiare, o loro familiari.

 

Autore: Webmaster

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